up the line (genova16)

Domanda da cento milioni di dollari: cosa fanno i giovani brianzoli il mercoledì sera?
Risposta: si sfidano ad un emozionante quiz a risposta multipla che si svolge in svariati locali della Brianza stessa.
Se ne parlo solo ora è perché fino a mercoledì scorso ignoravo bellamente il fenomeno (e indirettamente certifica che: punto primo, non ho mai frequentato i locali della Brianza il mercoledì e che, punto secondo, non sono più un giovane brianzolo, anzi, non sono più un giovane).
Comunque c'è una certa competizione tra diverse squadre di agguerritissimi zarretti ehm... partecipanti, i quali partecipano ad un torneo che dura diverse tappe e che prevede anche una fase finale (i vincitori della tappa si portavano a casa una bottiglia di prosecco... i vincitori del torneo addirittura una fantastica Wii! Che non va più di moda da qualche anno, ma vabbè), per partecipare si paga un'iscrizione che ti consente di registrare la tua squadra (a tal proposito ricordiamo nomi tipo “Bio Parco” o “Cazzo Gianlù”) e di controllare la classifica su un sito apposito (nonmiricordochesitoera-brianza.com, tipo).
Diverse tipologie di domande comunque, tutte a risposta multipla e su vari argomenti. Con il brivido di alcune domandi particolari, come una domanda con le risposte scritte al contrario o in cui bisognava indovinare l'autore di una canzone (che noi non avevamo ovviamente mai sentito) o rispondere dopo aver visto un video. In alcune domande erano previsti anche premi “one shot” tipo cappellini o chupiti (e a tal proposito voglio esprimere tutta la mia rabbia verso la mia compagna di squadra che, nonostante il mio suggerimento ha sbagliato a schiacciare il tasto perdendo così la possibilità di farmi sbronzare... no, brava eh).
Comunque bravi (canzoni sconosciute a parte) eravamo bravi. Abbiamo abbandonato dopo il primo giro di domande (in totale erano tipo una cinquantina...) al decimo posto, primi dei non-registrati. La mia compagna di squadra (risposta chupito a parte) era veloce e le sapevamo quasi tutte (per dire, prima dell'inizio del quiz, c'erano questi ventenni che ripassavano gli appunti... e noi eravamo li quasi per caso... ed eravamo solo tre. Con un po' di allenamento la Wii sarebbe stata chiaramente nostra...).
Da segnalare anche il “buttafuori” (non sono certo che sia corretto chiamarlo così): un signore di mezza età che probabilmente in vita sua ha bevuto troppi spritz (o almeno questo è quello che ci suggerivano i suoi occhi) che all'uscita del locale controllava gli scontrini di chi voleva andarsene definitivamente.
Sono contento di avere trent'anni e di non essere un giovane brianzolo. Davvero.

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