i want to see you as a dancer (bussana04)

C'è il mondo. L'essere e il vivere. C'è questa scatola che è la vita di tutti i giorni. E tu sei un po' come un pulcino che se ne sta lì dentro, pigola e respira perché questa scatola qualche buchetto per far passare l'aria alla fine ce l'ha. Stai pure al buio perché così, col tempo ti tranquillizza.
Poi, nel caso ci sono quei buchetti da cui puoi guardare fuori. Così hai anche uno sfogo e quindi non ti puoi neppure lamentare troppo.
Poi c'è il tuo mondo ideale. Quello che non avrai mai. Un po' perché è impossibile a realizzarsi; un po' perché sotto sotto sai che se quel mondo si componesse domani tu ti ritroveresti nel tuo peggiore incubo. Perché quando un desiderio s'avvera, capisci praticamente subito, che non era quello che volevi davvero, che hai sbagliato mira anche stavolta.
C'è poi tutta la scala dei grigi. Dove magari qualche soddisfazione riesci pure a levartela, però dura poco e poi ti ritrovi pressato da qualcosa di più grande o da qualcosa che non avevi considerato.
Un momento assapori la contentezza (felicità mai. Felicità è utopia. Felicità non esiste. Che venga detto una volta per tutte), quello dopo ti trovi con l'amaro in bocca.
Traccia pure un bilancio. Metti tutto sui due piatti della bilancia. Pesa più un'ora d'amore o un'ora di sofferenza? Vale più una risata con gli amici o una lacrima in solitudine?
Pesa, pesa pure. Lo so io e lo sai anche tu che tutto ciò che è scuro vale sensibilmente di più di ciò che è chiaro. Che per trovare l'equilibrio dovresti averne di robe buone... che non ce n'è mai abbastanza.
Chiediti una sera cosa vuoi veramente. Ma io lo so perché non te lo chiedi. Non lo sai cosa vuoi. Non lo sa nessuno. Io non so cosa voglio, tu non sai cosa vuoi, egli non sa cosa vuole e via fino a essi. Porta avanti la politica dei piccoli passi allora. Chiediti cosa vuoi oggi. Cosa vuoi domani. Io non lo so comunque, cosa voglio. Se tu lo sai, magari dillo anche a me.
Produci, consuma, crepa. Dicevano i CCCP. Che poi, stringi stringi, è quello che si fa. Puoi fissarti sul fatto che la tua scatola ha i buchetti un po' più grandi della mia, ma sempre chiuso in una scatola sei. Cosa vuoi fare? Fuggire? Fuggire dove? E perché? Non puoi fuggire. Su fa' la persona seria, lo sai che è così.
Alla fine di tutto, non so se ridere o piangere delle tue illusioni. Non sei niente, non siamo niente, non siamo nessuno. E parlo per me: non mi merito niente. Non mi merito nessuno. Però io almeno lo dico. Dopo un po' anche prendersi in giro diventa noioso.

More photos by juri_kid_a