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Vi mostrerò alcuni esempi di multi-esposizioni con la descrizione dettagliata delle fotocamere, pellicole e tecniche usate per fare questi scatti.

Posso fare una spiegazione scientifica quando parlo di multi-esposizioni, ma penso che è più di aiuto mostrarvi degli esempi di scatti “che hanno funzionato” e spiegarvi cosa ho fatto per ottenerli.

Per prima cosa vi dirò solo un po’ di nozioni tecniche, ma non molte. Lo prometto. Multi-esposizioni significa che tu esponi alla luce lo stesso pezzo di pellicola diverse volte. La maggior parte delle multi-esposizioni che puoi vedere sono doppie esposizioni, ma nulla vieta fare triple, quadruple o esposizioni in numero superiore. Molte delle multi-esposizioni che vedi sono state fatte muovendo la fotocamera o con un movimento del soggetto nella struttura in modo da ottenere le classiche immagini spettrali, ma si può usare la multi-esposizione per correggere l’esposizione non muovendo nulla nella scena. Vi darò qualche esempio di entrambi i casi. Infine, la maggior parte delle multi-esposizioni che puoi vedere sono state fatte senza avanzamento della pellicola così che l’intera porzione è stata esposta nuovamente, ma capita anche di muovere la pellicola solo un po’ così che si ottiene una parziale doppia esposizione in cui i fotogrammi si sovrappongono. Vi mostrerò alcuni esempi di anche di quello.

Ci sono alcune linee guida di base da considerare quando si fanno multi-esposizioni. Se hai il controllo sull’esposizione della pellicola – velocità della pellicola, velocità dell’otturatore, apertura, è possibile compensare sottoesponendo i vostri scatti in relazione al numero di esposizioni che vorreste fare. Se vuoi fare delle doppie esposizioni, ogni singola esposizione deve essere sottoesposta di uno stop completo. Ciò significa che ogni singola esposizione deve assorbire la metà della quantità di luce in modo che quando li sommiamo l’esposizione totale sia quella giusta. Si può impazzire facendo questi calcoli e non valgono allo stesso modo quando si stanno facendo multi-esposizioni con il flash, quindi la mia raccomandazione è, addirittura, non pasticciare con essa. Non preoccupatevi della compensazione. Comunque, non si può nemmeno farle bene con molte delle fotocamere punta e scatta, quindi non preoccupatevi nemmeno.

Andiamo a vedere alcuni esempi e parlerò un po’ di loro. In primo luogo, lascia che ti mostri alcuni esempi noiosi.

Cosa? Pensavo che stessimo parlando di multi-esposizioni. Questa è una multi-esposizione. Ho scattato con una Diana MINI usando un rullino scaduto Fuji Press 800. Il sole era già sotto l’orizzonte e io non avevo un flash potente. Ho usato la MINI su un treppiedi e il cavo di scatto. Sapevo che ero sottoesposto perchè ero all’ombra di una collina e il cielo cominciava a diventare buoi. Su “N”, la MINI ha una velocità dell’otturatore di 1/60 sec. che sarebbe stato troppo veloce per questo scatto. Su “B” l’otturatore sta aperto fin quando non si rilascia il bottone. Questo è utile, ma è ancora difficile controllare la velocità. Se imposti l’otturatore in “B” e azioni l’apertura il più velocemente possibile, avrai una velocità di circa 1/15 sec. Bene, ma io volevo qualcosa di più lento. Così ho impostato l’apertura su “Nuvoloso” e l’otturatore su “B” e ho scattato per due volte, il più veloce possibile. Se vuoi fare una multi-esposizione, devi sommare all’ammontare totale del tempo. Di seguito alcuni tempi di posa:

  1. Azionare il pulsante di scatto su “N” – 1/60 sec.
  2. Azionare il pulsante di scatto due volte su “N” – 1/30 sec. (1/60 + 1/60 = 1/30)
  3. Azionare il pulsante di scatto più velocemente che puoi su “B” – circa 1/15 sec.
  4. Azionare il pulsante di scatto più velocemente che puoi due volte su “B” – circa 1/7 sec.

Così puoi fare multi-esposizioni con l’impostazione “B” sommando i tempi di scatto aggiuntivi anche se la macchina fotografica non ce l’ha. Questo funziona con la Diana, la Holga, Sprocket Rocket, ecc.

Qui alcune multi-esposizioni parziali:

Queste parziali multi-esposizioni sono chiamate panorami infiniti. Puoi farli scattando una foto e facendo avanzare la pellicola, ma non direttamente allo scatto successivo, in modo che lo scatto successivo si sovrapponga al primo. La fotocamera deve essere in grado di ripristinare il pulsante di scatto anche se non è stata fatta avanzare la pellicola fino allo scatto successivo. Le aree sovrapposte saranno multi-esposizioni, quindi queste sono delle multi-esposizioni parziali. Io ho usato una Diana MINI, ma questo trucco funziona anche con la Diana+, la Holga serie 120s e 35mm, la Sprocket Rocket, ecc..

Qui un altro tipo di multi-esposizione parziale:

Per questo scatto, ho fatto una foto, sovrapposta allo scatto successivo ma non in maniera totale, ho scattato di nuovo, sovrapponendo allo scatto successivo ma non totalmente e scattando un’altra volta. Le parti di mezzo sono delle esposizioni multiple, ma non sono da considerarsi come un panorama ricucito.

Ecco un popolare trucco per fare esposizioni multiple che funziona molto bene:

Per tutte le foto precedenti, ho scattano una prima volta, poi ho girato la fotocamera a testa in giù e ho fatto una seconda esposizione. Con quasi tutte ho incorniciato la seconda foto esattamente come ho fatto per la prima. Sai indovinare quali sono state fatte con la Lomography Fisheye No.2?

Qui alcuni trucci simili:

Per questa immagine, ho fatto il primo scatto con un angolo di 45°, il secondo scatto all’angolo opposto sempre a 45°. Avevo programmato di fare una X con le torri.

Qui un’altro trucco comune di esposizione multipla che può essere fatta semplicemente con uno zoom. Se non hai una lente zoom, puoi usare lo “zoom con i tuoi piedi”.

Per queste immagini, ho fatto il primo scatto, poi mi sono spostato in avanti (o indietro) e ho fatto il secondo scatto, allineando il soggetto al centro del primo scatto, Per la foto della chiesa, ho usato un rullino Lomography Redscale XR che è buono per le multi-esposizioni perchè ha una enorme latitudine. Una grande latitudine significa che puoi fare una lunga esposizione e avere ancora un negativo utilizzabile. Il rullino Redscale ama la luce, quindi è una buona scelta per fare esposizioni multiple.

Questi sono altri classici esempi di multi-esposizioni senza nessuna macchina fotografica speciale o movimenti di pellicola, solo una foto sopra un’altra:

Per questa tipologia di scatti, devi considerare che una delle due immagini dovrebbe avere un forte contrasto qualcosa come un semplice schema che copre l’immagine. Per la foto della mano. Ho fotografato la mia mano con il sole dietro, coprendolo. Questo è chiamato contr-jour dai fotografi. Sapevo che alla fine si sarebbe visto la silhouette della mia mano e come seconda immagine il blu del cielo accentuato nell’oscurità della mia mano.

Per lo scatto seguente, ho usato semplicemente il movimento delle macchina fotografica. Per prima cosa, ho scattato la foto di un palazzo ricordandomi dov’era il cielo nell’immagine. Dopo, ho spostato la fotocamere così che lo stesso palazzo finisse dove c’era il cielo nel primo scatto.

Puoi fare multi-esposizioni con foto con flash e i risultati sono abbastanza belli. La cosa bella delle fotografie con flash nelle esposizioni multiple è che le cose non illuminate dal flash sono scure e quindi non esposte. Se si piazza il secondo soggetto direttamente dove era scuro nel primo scatto potrebbero non esserci più spazi scuri:

Infine, per questi scatti ho dovuto programmare un po. Per il primo scatto, ho usato una Lomography Fisheye No. 2. Avevo il flash interno acceso e avevo montato il flah Colorsplash, Ho impostato la fotocamera su “B”. Ho chiesto ai soggetti di guardare in basso nella fotocamera, che era puntata in alto. E ho scattato la prima foto, tenendo premuto il tasto dello scatto, ho girato la fotocamera (l’otturatore era ancora aperto), dopo ho rilasciato il bottone. Il flash esterno si è azionato quando ho lasciato il bottone. Questa è il risultato in posa “B” della doppia esposizione con flash:

Per lo scatto successivo ho usato una Holga 135 e due gel dal flash Colorsplash. Non ricordo come tenevo i gel. Probabilmente il tenevo con le dita. Ho fatto il primo scatto, poi ho messo il gel blu sopra la lente e ho scattato la seconda volta senza fare avanzare il rullino. Poi ho messo il gel verde sopra la lente e fatto un terzo scatto senza far avanzare il rullino. Questo è il risultato del multi-color tripla esposizione:

Bene, questo è tutto ragazzi e ragazze. Spero di avervi dato qualche idea per fare le vostre multi-esposizioni. Permettetemi di darvi un altro consiglio. Non sono tutti i miei lavori. Non ho messo quelli che considero dei fallimenti, ma ce ne sono molti. Ci sono molte cose che possono essere errate: la linea delle cose, l’esposizione, colori, angoli, movimento, contrasto errato, e ancora altro. La miglio cosa da fare è usare queste idee come punto di partenza. Scatta un po di “doppie” o “triple” esposizioni e pianifica in anticipo il tempo che solo il 25% o giù di li sarà utilizzabile, ma non sarà possibile ottenere neanche il 25% se non provi e non scatti. Quindi, scatta!

written by gvelasco on 2011-03-04 #gear #tutorials #film #tutorial #tipster #multiple #multipleexposure #howto

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